martedì 9 ottobre 2012

I am Merida, and I'll be shooting for my own hand

Oggi, finalmente, parliamo dell'ultima principessa Disney sfornata (per ora) da quei bravi ragazzi della Pixar (che continuano a fare cartoni animati per le ex bambine degli anni 80).

Signore e signori, ecco a voi: Ribelle (per una volta un titolo tradotto migliore dell'originale, che come tutti sappiamo è The Brave. Alla Disney italiana devono avere una visione molto ottocentesca e romantica del coraggio).

Ed ecco a voi anche la prima, sconvolgente verità:

Merida è una principessa anomala.


No, non perché fa la "ribelle", sbuffa contro sua madre, non si vuole sposare secondo le tradizioni, tira con l'arco, ed è rossa anziché bionda. Tutte le Principesse Disney erano un po' ribelli (l'ultima: Rapunzel che esce dalla torre), contestavano l'autorità genitoriale (Ariel, per esempio, che aveva pure i capelli rossi: era il 1989, tuttavia, e i capelli erano davvero rossi tipo pomodori troppo maturi, non arancioni come natura vuole), rifiutavano i matrimoni combinati (persino quella selvaggia di Pocahontas!), e facevano i maschiacci (un nome per tutti: Mulan).

Merida è bruttina.

"Come sarebbe a dire, bruttina?"

Bruttina per gli standard delle Principesse Disney, badate bene: ha ovviamente una pelle d'avorio, e i suoi capelli ricci e rossi sono quanto di più bello potrei sognare di avere; ha gli occhi azzurri e un vitino da fare invidia a Rossella O'Hara.

Il nasino, però, è molto piccolo nel viso tondo, e praticamente non ha mento. Soprattutto, non ha il fisico da pin up che persino quella che sapeva leggere (Belle) sfoderava: resta una bambina, anzi, una ragazzina in piena pre adolescenza, come le litigate con la madre sulla riga del tu non mi capisciiii dimostrano.

E io la adoro per questo.

Al mondo risulta peraltro inconcepibile che la nuova Principessa Disney sia di una bellezza fuori canone, molto normale, e tutt'altro che sexy: niente faccino ingenuo e sognatore, niente abitini rosa e svolazzanti. Occhi grandi ma niente flap-flap compulsivo di ciglia, capelli lunghi ma non appena usciti da una pubblicità Panthène, sorriso da ragazzina e non da seduttrice.

La tipa a sinistra NON C'ENTRA UNA CIPPA!
(Ho trovato l'immagine per caso, qui. Cito doverosamente dal post: Give our girls some credit, Disney, for crying out loud!!!  They don’t need everything to be prettied up and made princess-y and shiny to want to wear it!)
Merida non ha la voce da usignolo, è una frana in tante cose, è goffissima nel vestito elegante che dovrebbe farla apparire una lady (memorabile la scena in cui, per tirare liberamente con l'arco, lo lacera. Mi aspettavo diventasse anche enorme e verde, peccato che non sia successo).

Merida, soprattutto, non spasima per l'amore, vero o finto che sia, anzi, non ci pensa proprio. Le Principesse Disney hanno tutte sedici anni (Rapunzel , che a DICIOTTO anni è ancora rinchiusa nella torre, è veramente un'eccezione): Merida ne dimostra al massimo quindici, e anzi, io gliene darei quattordici.

I cosiddetti pretendenti sono tre, uno più ridicolo dell'altro (si ricorderà che avevo particolarmente apprezzato il giovane Macintosh. La sua faccia sveglia mi ricorda il Trota, in una versione meno repellente), ma, diversamente da quanto mi aspettassi, non ne salta fuori un quarto, della serie "poveromabello", "nemicomaintelligente", "vecchioamicod'infanziamaancheno". Lei, gli stupidimaschi non se li fila, sarà che è ggiovane, sarà che sta bene così, sarà che per ora non ha ancora incontrato qualcuno che le interessi.

La trama è, di conseguenza, tutta giocata sul conflitto con la madre (La Madre!), che, per semplificare le cose viene trasformata in orso (ed è buffissima. Voglio una madre orso. E i capelli rossi e ricci).

E voglio anche una bimba/scricciolo tutta capelli.
Livello estrogeni: +100
E sarà vero che l'argomento non è forse il più originale al mondo, ma l'evoluzione della mentalità umana (e disneyana soprattutto) è più lenta dello scioglimento dei ghiacciai (i quali, per parte loro, si sciolgono anche parecchio velocemente): Ribelle è un film rivoluzionario, perché è il primo in cui la protagonista è una Principessa che non solo non pensa al Principe, e nemmeno al Vero Amore, ma che non lo incontra neppure (Jasmine si era poi infatuata di quel poco di buono di Aladdin, e una donna di mondo come la Tiana de La Principessa e il Ranocchio si innamorava del Principe).

In generale, non c'è molta fiducia nel genere maschile: il padre è simpatico ma inetto, e racconta sempre le solite cose, i tre fratellini sono delle pesti mute, i padri dei pretendenti sono dei fanfaroni, e, lasciati gli uomini da soli, finiscono inevitabilmente a bere, a vantarsi, e a scatenare risse. Non è che siano cattivi, è che se ne fa a meno.

Discutibile solo l'uso dei fuochi fatui che dovrebbero "indicarti il tuo destino": cosa, esattamente, il cimitero? Ma quanta gente in decomposizione c'è in Scozia?

Thumbs up per la cuoca tettona e svampita che, in questo nuovo corso disneyano (che porterà la rivoluzione sessuale anche alle principesse, ne sono sicura), si becca l'unico uomo figo (una sorta di Kahl Drogo, ma scozzese).

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